giovedì 18 dicembre 2008

Cenni biografici

Jeremy Rifkin è un economista e uno scrittore statunitense. E' laureato in economia alla Wharton School dell'Università della Pennsylvania e in affari internazionali alla Fletcher School of law and diplomacy della Tufts University. Militante del movimento pacifista, fonda nel 1969 la Citizen Commission, un'associazione che voleva portare alla luce i crimini di guerra degli Usa durante il conflitto in Vietnam. Fin dagli anni '70 si occupa di globalizzazione e nuove tecnologie. È presidente della Foundation on economic trends di Washington, della Greenhouse Crisis Foundation e insegna alla Wharton School of finance and commerce. Il suo coinvolgimento come attivista del movimento pacifista ed ambientalista lo ha visto spesso impegnato negli Stati Uniti, anche politicamente, a sostegno dell'adozione di politiche governative "responsabili" in diversi ambiti sia relativi all'ambiente che alla scienza ed alla tecnologia; tale impegno pubblico è riflesso in numerosi dei suoi saggi e lavori. Fra i suoi libri tradotti in italiano: "La fine del lavoro" (1995), "Il secolo biotech" (1998), e, per Mondadori, "Entropia" (1982), "L'era dell'accesso" (2000), "Ecocidio" (2001), "Economia all'idrogeno" (2002) e "Il sogno europeo" (2004). In aggiunta al suo impegno negli Stati Uniti, Rifkin è stato attivo anche in Europa come consigliere di alcuni statisti e capi di governo ed, in particolare, ha operato come consigliere personale sulle questioni energetiche di Romano Prodi, all'epoca Presidente della Commissione Europea.

In questo blog intendo analizzare alcune delle sue principali opere, cercando anche di stimolare un dialogo con altri utenti del web, interessati alle tematiche trattate dall'autore.

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